Pet therapy – Perugia: un ospedale da cani… finalmente

IL TAMTAM.IT di: Redazione2 ,  03/11/2015 Emily è un labrador di sei mesi, ed il primo cane di proprietà di un paziente ricoverato ad entrare nello Ospedale di Perugia per una esigenza terapeutica. Fino ad ora parlare di un cane in ospedale è stato come parlare i un cane in chiesa: da cacciare.Ma ora, dopo l’evidenza della funzione dei cani anche nella scoperta di gravi malattie, anche i nosocomi si sono aperti al migliore amico dell’uomo.Emily è un labrador di sei mesi, ed il primo cane di proprietà di un paziente ricoverato ad entrare nello Ospedale di Perugia per una Leggi di più…

Pet therapy: Roma, cani da pet therapy nel canile. L’appello di Earth: “E’ vergognoso”

LEGGO, 04/10/2015 – ROMA – Sei cani da Pet Therapy rischiano di finire in un canile dopo anni di volonterosa attività. La struttura psichiatrica di via Erasmo Gattamelata, nel VI municipio di Roma, è stata infatti sfrattata lasciando senza lavoro anche i due addetti che per lungo tempo hanno accompagnato i cani. Nonostante i tentativi di trovare un’occupazione analoga in tutte le cooperative della capitale, i due operatori si sono rassegnati all’idea di abbandonare a un triste destino i colleghi a quattro zampe, che sono ancora momentaneamente nella struttura in attesa dello sfratto definitivo. L’associazione Earth è ora intervenuta con Leggi di più…

News – Città di Castello: E’ arrivata “Nebbia” in città: gli ospiti della “Casa di Francesco” e il Lions Club insieme per far crescere un cane guida per i non vedenti

ATV Report , giugno 18, 2015  CITTA’ DI CASTELLO – “Nebbia” è scesa in città. Ieri pomeriggio è arrivata, finalmente, una cucciola di Labrador destinata a diventare un cane guida per non vedenti. L ’ animale fa parte del progetto “Puppy Walker” che il Lions Club tifernate condivide con “La casa di Francesco”, comunità di accoglienza per minori gestita dall’associazione «il Sicomoro». Obiettivo per questo primo anno di vita del cucciolo, favorire la sua ambientazione e socializzazione, requisiti fondamentali per lo sviluppo del carattere che gli consentiranno di essere in futuro un buon ‘Cane Guida Lions’. Il Club tifernate e i Leggi di più…

Pet therapy – Roma: Bambina esce dalla terapia intensiva grazie alla pet-therapy

Roma, 01/08/2013 E’ il primo caso avvenuto nel Lazio, al Policlinico A. Gemelli di Roma Lieto fine per il primo caso nel Lazio di pet-therapy in Terapia Intensiva Pediatrica che è stato realizzato con successo al Policlinico A. Gemelli.  Portos, un cucciolo di cane, ha aiutato la sua padroncina, una bimba di 10 anni ricoverata nella Terapia Intensiva Pediatrica (TIP) del Policlinico universitario A. Gemelli di Roma, a guarire da uno stato depressivo profondo sviluppato in seguito alla sua condizione di salute durante la degenza nel reparto intensivo. Un incontro al giorno col suo amico a quattro zampe l’ha aiutata a ritrovare Leggi di più…

Pet therapy, cani escono dai canili comunali di Roma per essere di supporto agli anziani

SuperAbile INAIL,  18/10/2011  E’ il progetto “Umberto D” promosso da Roma Capitale e dall’associazione Con fido nel cuore. Tre le fasi, dall’individuazione alla formazione dei cani da parte di un ‘pet operator’ fino all’adozione da parte dell’anziano all’interno della casa di riposo ROMA – Grazie all’impiego di educatori, comportamentisti e veterinari, cani non più giovani saranno rieducati e impiegati in attività di pet therapy rivolte agli anziani residenti in case di cura di Roma e provincia. Il progetto, presentato oggi in Campidoglio, si chiama “Umberto D” (nome ispirato al film del 1952 di Vittorio De Sica in cui il cane Leggi di più…

Pet therapy -Roma :Una legge per attivare la pet therapy

Il Tempo.it di Diana A.Formaggio,  12.10.2009 Cani, gatti, criceti, conigli, asini, capre, mucche, cavalli, uccelli, pesci, delfini sono gli animali grazie ai quali bambini, anziani, malati e disabili con problemi psichici e fisici possono migliorare la qualità della loro vita e le loro condizioni di salute. Si chiama Pet-therapy, verificata scientificamente solo negli anni ’60 ma che affonda le sue radici nei secoli e fa dell’uomo il paziente e dell’animale il terapista. Ma per fare dell’animale un “dottore” serve una certificazione secondo i principi di Carta Modena 2002, che nel Lazio manca. E questo è il senso della proposta di Leggi di più…