Animalisti – Spoleto, niente più circhi con animali in città – Lo ha deciso la giunta comunale

Tuttoggi.info,  21 marzo 2013

La direttiva è stata adottata ieri in sede di giunta comunale. La nuova linea di condotta dell’amministrazione spoletina sarà quella di non autorizzare la permanenza in città di circhi con animali. A rendere “pubblico” il provvedimento, pochi minuti dopo la sua adozione, è stato un post dell’assessore Juri Cerasini sul suo profilo facebook, che in un attimo è stato “intasato” da decine di commenti di cittadini: alcuni di approvazione, altri in aperto disaccordo.

Tutela degli animali – Alla base della scelta, come ha sottolineato lo stesso Cerasini a Tuttoggi.info, ci sono due ordini di ragioni. Una igienico-sanitaria e l’altra a tutela della salute degli animali stessi, cui spesso non viene garantita un’adeguata qualità di vita. “Credo che ci sarebbe bisogno di una legge più chiara ed organica rispetto alle condizioni in cui gli animali vivono nelle gabbie dei circhi”, scriveva ieri su Facebook l’assessore in risposta ad un commento al suo post. Spetterà ora agli uffici competenti mettere a punto un protocollo che, nel pieno rispetto dei diritti in materia e in attesa di leggi più chiare, possa permettere al Comune di non concedere gli spazi richiesti ai circhi con animali al seguito.

Le richieste dei bimbi – Con buona pace dei bambini che non vedono l’ora di andare a vedere tigri, leoni serpenti e coccodrilli, penseranno in tanti. Eppure, pare che a dare ulteriore impulso al provvedimento siano stati proprio i bimbi delle scuole, che avrebbero chiesto al sindaco una maggiore sensibilità nell’affrontare il problema dell’utilizzo degli animali nei circhi.

Tutela dell’ambiente – Vietargli di venire a Spoleto potrebbe essere considerata una scelta un po’ drastica forse, ma certamente la città del Festival non sarebbe la prima ad adottare questo genere di provvedimento. La discussione sul tema va avanti da tempo a Palazzo Comunale. Non solo in riferimento alla tutela degli animali ma anche a quella ambientale. Proprio per quest’ultima ragione l’amministrazione non sarebbe più intenzionata a concedere alle carovane la zona di San Nicolò.

 

 

 

 

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