Normativa: Sì al nuovo regolamento per il benessere degli animali. Orvieto fa un passo di civiltà

OrvietoSi.it,  30 dicembre 2014

E’ stato approvato dal consiglio comunale (con la sola astensione del Consigliere Sacripanti) il Regolamento per la tutela degli animali e la loro convivenza con i cittadini.

Il regolamento approvato  – spiega la relatrice Timperi, costituisce un adattamento, per il nostro territorio, del regolamento-tipo adottato dall’ANCI, sulla base dell’accordo quadro sottoscritto oltre un anno fa con la Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente.

Con questo accordo l’allora presidente di ANCI e l’ex Ministro del Turismo Michela Brambilla, in rappresentanza della Federazione, impegnavano l’associazione dei comuni alla massima diffusione del regolamento per la sua adozione da parte dei sindaci italiani oltre a promuovere l’apertura di un ufficio per i diritti degli animali nei Comuni e nelle Unioni di Comuni, a favorire un più proficuo e serrato confronto sul tema del randagismo, auspicando le migliori sinergie tra le amministrazioni comunali e le associazioni zoofile per la gestione delle tematiche di comune ambito d’intervento.

Il modello di regolamento costituisce l’esito di un lungo percorso di collaborazione tra associazioni dei Comuni e Ministero del Turismo che suggeriva, già a partire dal 2010, ordinanze-tipo per la creazione di un’Italia Animal Friendly che favorisse ad esempio il libero accesso degli animali ai luoghi pubblici.

Questo non è stato sempre recepito (il nostro Comune e le sue ordinanze in controtendenza ne sono state un esempio) ma il regolamento ha fatto un più ambizioso passo in avanti sia perché pensato come esempio per l’applicazione al maggior numero possibile di casi concreti, sia perché affronta tutte le principali questioni attinenti alla convivenza uomo-animale nelle città, sia perché per la prima volta si occupa non solo di cani e gatti ma di tutti gli animali (compresi quelli “al lavoro” sotto i tendoni dei circhi), sia e soprattutto perché è un testo innovativo che ribalta la tradizionale prospettiva proibizionista e punta a migliorare la qualità della vita di tutti, proprietari di animali o meno.

I 43 articoli che compongono il regolamento approvato dal Consiglio sono il frutto di un confronto tra i rappresentanti di varie istanze che, a diverso titolo, hanno un interesse a ché la materia venga regolata in maniera chiara ed inequivocabile: non è stato semplice arrivare ad una stesura che costituisse la sintesi di diverse posizioni ma ha prevalso il senso civico e lo spirito di collaborazione oltre alla consapevolezza che il testo approvato rappresenti – ha sottolineato la Consigliera Timperi – un punto di partenza e non un punto di arrivo, l’inizio di un percorso di affermazione di un equilibrato rapporto rispettoso dei reciproci diritti tra cittadini ed animali nella convinzione che questo costituisca un obiettivo di civiltà da perseguire.

Secondo il testo proposto, il Comune riconosce “la valenza sociale” del rapporto tra esseri umani e animali ed elenca doveri e responsabilità del detentore (come ad esempio la custodia, il controllo della riproduzione, le precauzioni contro danni a terzi o aggressioni) oltre a sanzionarne le violazioni così da salvaguardare degli animali, non solo l’incolumità ma anche la dignità di esseri viventi.

Con riferimento ai circhi, nelle more di una legge nazionale che consenta alle amministrazioni di poterne vietare l’attendamento sul proprio territorio o che dica stop all’utilizzo degli animali nei circhi (adeguandosi così al resto d’Europa) sono ammessi purché osservino le linee guida “per il mantenimento degli animali nei circhi e nelle mostre itineranti” emanate dalla Commissione Scientifica CITES del Ministero dell’Ambiente con prescrizioni severe e dettagliate, specie per specie.

Mi auguro che questo primo importante passo – prosegue la consigliera Timperi – possa segnare l’inizio, anche per il nostro Comune, di una mutata sensibilità che sappia tradursi in ulteriori interventi ed in altri significativi traguardi.

Per quanto riguarda la conduzione dei cani che tanto ha fatto discutere nei mesi scorsi, il regolamento si allinea alla normativa nazionale: “Nel rispetto di quanto disposto dalle norme di legge – recita l’art. 22 –  è consentito l’accesso degli animali d’affezione in tutti i luoghi pubblici, in tutti gli esercizi pubblici e commerciali, nonché nei locali e uffici aperti al pubblico e su tutti i mezzi di trasporto pubblico e privato operanti sul territorio del Comune”. Inoltre “Ai cani accompagnati dal proprietario o da altro detentore è consentito l’accesso a tutte le aree pubbliche e di uso pubblico compresi giardini, parchi e aree verdi attrezzate” (art. 23).

Previsto anche il divieto di allevare animali per ricavarne pellicce e l’obbligo di segnalare senza ritardi al Servizio veterinario Asl il ritrovamento di animali randagi, vaganti, abbandonati o feriti.

 

 

 

 

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